Qualche giorno fa a Orbetello alcuni esponenti di Fiamma tricolore hanno proposto alla giunta di centro-destra appena eletta di intitolare a Italo Balbo non so quale strada o piazza cittadina. La notizia non è stata certo ripresa dal New York Times ma un po’ di clamore tuttavia vi è stato. Questo era del resto l’obiettivo: provocare, deridere, dividere. Questo del resto è, da sempre, quanto sanno fare estremisti e fascisti.
L’ANPI ovviamente si è fatta sentire, come anche molte altre personalità. Io stesso sono stato chiamato in causa, come Presidente ISGREC, da una gentile giornalista che mi ha strappato una dichiarazione laconica: in breve dicevo che si tratta di una provocazione. Aggiungevo, ovviamente non tutto è stato completamente riportato nella sintesi giornalistica, che se si ha a cuore davvero la portata storica delle gesta dell’aviatore, ci sono mille modi più seri per indagare sulla portata di un evento come la trasvolata. Evento che per altro mi dicono – confesso di non conoscere abbastanza la città pure a me assai cara di Orbetello – è già ricordato nella toponomastica stradale.
Ribadisco: ci sono cose assai più urgenti e serie di cui il Sindaco di Orbetello, e tutti noi, dovremmo occuparci. Per cui penso davvero che non sia il caso di insistere nelle polemiche e mi auguro che la cosa sia archiviata presto. Tuttavia da due giorni sto ricevendo segnalazioni sui post che fanno seguito alla pubblicazione delle varie prese di posizione. Ho anche ricevuto una decina di messaggi personali. Da quelli che offendono (non tanto me quanto l’universo di “comunisti” che li circonda), a coloro che da un pulpito “liberale” vorrebbero convincermi che invece si tratta di una operazione sacrosanta, a quelli che invece, sull’altro versante, vorrebbero azioni di protesta certo civile ma risoluta di fronte a tale proposta.
Per educazione ho cominciato a leggere i post e come sempre su internet questo mi ha portato lontano: i commenti sui vari siti che riportano le dichiarazioni di ANPI e dei politici di centro-sinistra, via via fino a qualche media nazionale che ha riportato la notizia. E qui devo dire che invece l’attenzione deve rimanere alta perchè un problema di sostenibilità democratica si pone.
Mi spiego. Comunque la si voglia vedere su questa iniziativa, un cittadino mediamente informato dovrebbe certamente conoscere la figura di Balbo – intendo il suo valore di aviatore e naturalmente le sue responsabilità come gerarca e poi dirigente Fascista fino alla prematura morte – così come la statura e il rilievo degli attori che alzano gli scudi. L’ANPI ha certo le proprie posizioni criticabilissime (io per esempio non ne faccio parte e non ho sempre condiviso le affermazioni dei suoi dirigenti) ma condivide i valori essenziali di tutti i democratici italiani, perché anche ora che i “partigiani veri” non ci sono quasi più come direbbe la Boschi, qualcuno la memoria di una guerra di liberazione la dovrà pur preservare!
Invece i toni sono quelli della curva nord. Sul sito del giornale, tra i tanti commenti scatenati dei fan di Italo Balbo troviamo i seguenti:
“ANPI. ?? A che serve?? A rammentare agli Italiani i milioni di morti provocati nel mondo dai regimi comunisti: Sopratutto a dare spazio e notorietà a gente che a settant'anni dalla fine della guerra non ha ancora trovato altra occasione per comparire in cronaca.!!”
“In generale i sinistri si ergono sempre a giudici ed ago della bilancia in tutto, in nome del loro progressismo e della difesa dei valori (loro); per non parlare della malcelata superiorità in ambito culturale. La loro tattica è sempre quella di denigrare ciò che non è allineato al "loro". Ma, della "volante rossa" e delle prodezze da loro eseguite anche contro italiani innocenti, ne vogliamo parlare? Oppure è solo meglio parlare dell' "altro". L'anpi ha la memoria corta ...”
“Questi non sono partigiani dell'Italia - Sono partigiani di un ideale straniero che non ci appartiene: Comunisti di Lenin-Stalin, l'altro che non ricordo, adesso. Comunque morti e sepolti in ogni parte del mondo, loro e la loro ideologia. Sarebbe ora di smetterla, anche quì da noi, o dobbiamo augurarci che si cambierà solo quando l'ultimo di Voi passerà a miglior vita”
“ITALO BALBO ERA "UN PATRIOTA E UN GRANDISSIMO ITALIANO E SENZA DUBBIO NON SONO CERTO VOLGARI COMUNSTI CHE SI POSSONO PERMETTERE DI GIUDICARE.LORO CHE HANNO DISTRUTTO TUTTO CHE QUELLO CHE HANNO TOCCATO. UCCISO MILIONI DI PERSONE IN NOME DI UNA IDEOLOGIA SENZA SENSO. MEGLIO CHE TACCIA L"ANPI E CHE ORBETELLO ONORI UN GRANDE ITALIANO COME ITALO BALBO.”
“A parte il fatto che su l'ANPI la storia completa non è ancora stata scritta tutta, la Storia quella con la S maiuscola, ha un posto ben preciso per Italo Balbo. Quindi è inutile cercare di ignorarla. E poi, cari signori dell'ANPI fatevi un bell'esame di coscienza sull'Itafrica di oggi....”
“Che strazio con 'sto ANPI..... Ma chi è? E quando si toglie di torno? La commemorazione dei defunti e' ogni anno fissata per il 2 novembre.”
“I "partigiani" chi??? I partigiani sono tutti morti e, in un paese normale, se fossero ancora in vita una grande maggioranza di essi dovrebbe essere nelle patrie galere, se non altro per tradimento e per collusione col nemico, vedi zio baffone.”
“L'anpi va chiusa e messa fuorilegge.”
“I componenti dell'Anpi sono da includere nelle liste dei terroristi e come tali, messi fuorilegge !”
Altri commenti dello stesso tenore si trovano su Facebook, anche sulle bacheche di alcuni personaggi con responsabilità pubbliche.
Ora, ribadisco, non è mia intenzione tornare sul punto e reagire alle provocazioni. Trovo invece necessaria una operazione, per così dire “a monte”. La provocazione alberga nell’estremismo e nel fanatismo, ma si riproduce con più vigore nell’ignoranza. Il grosso dei soggetti che si rendono autori di questi commenti, quasi tutti anonimi, sono tecnicamente ignoranti. Cioè non sanno niente dei personaggi e degli eventi sui quali pontificano. Starebbe alle persone più avvedute, agli addetti ai lavori, cercare di ricondurre il discorso sui binari del buon senso. Ma i media on line, in nome del trash, si guardano bene dal filtrare anche solo da un punto di vista della forma questo tsunami di sciocchezze. Qualcuno, anzi, sparge benzina sul fuoco. Il giornale Il Secolo d’Italia, che a dispetto della sua memoria missina dovrebbe essere oramai avvezzo al moderatismo, data la lunga esperienza governativa del suo Direttore e di molti collaboratori, offre l’aggraziato titolo: Anpi, M5S e Pd: la canea antifascista.
È sulla lotta all’ignoranza che dobbiamo concentrarci. Questo deve essere l'obiettivo bipartisan. Punto.
Ovviamente, aggiungo pacatamente che mi sento di suggerire al Sindaco di Orbetello di non inseguire le facili provocazioni e invece di mostrare la pasta antifascista di cui è fatto il centro-destra. Sarebbe una grande cosa per la nostra terra. Io non chiedo del resto una strada o una piazza. Chiedo solo al Sindaco di rivolgere tutti i giorni un pensiero di gratitudine alle tante figure liberali – per la Maremma voglio ricordare Tullio Mazzoncini – che hanno dato un contributo fondamentale alla lotta antifascista, e alla fondazione della democrazia repubblicana.
L’ANPI ovviamente si è fatta sentire, come anche molte altre personalità. Io stesso sono stato chiamato in causa, come Presidente ISGREC, da una gentile giornalista che mi ha strappato una dichiarazione laconica: in breve dicevo che si tratta di una provocazione. Aggiungevo, ovviamente non tutto è stato completamente riportato nella sintesi giornalistica, che se si ha a cuore davvero la portata storica delle gesta dell’aviatore, ci sono mille modi più seri per indagare sulla portata di un evento come la trasvolata. Evento che per altro mi dicono – confesso di non conoscere abbastanza la città pure a me assai cara di Orbetello – è già ricordato nella toponomastica stradale.
Ribadisco: ci sono cose assai più urgenti e serie di cui il Sindaco di Orbetello, e tutti noi, dovremmo occuparci. Per cui penso davvero che non sia il caso di insistere nelle polemiche e mi auguro che la cosa sia archiviata presto. Tuttavia da due giorni sto ricevendo segnalazioni sui post che fanno seguito alla pubblicazione delle varie prese di posizione. Ho anche ricevuto una decina di messaggi personali. Da quelli che offendono (non tanto me quanto l’universo di “comunisti” che li circonda), a coloro che da un pulpito “liberale” vorrebbero convincermi che invece si tratta di una operazione sacrosanta, a quelli che invece, sull’altro versante, vorrebbero azioni di protesta certo civile ma risoluta di fronte a tale proposta.
Per educazione ho cominciato a leggere i post e come sempre su internet questo mi ha portato lontano: i commenti sui vari siti che riportano le dichiarazioni di ANPI e dei politici di centro-sinistra, via via fino a qualche media nazionale che ha riportato la notizia. E qui devo dire che invece l’attenzione deve rimanere alta perchè un problema di sostenibilità democratica si pone.
Mi spiego. Comunque la si voglia vedere su questa iniziativa, un cittadino mediamente informato dovrebbe certamente conoscere la figura di Balbo – intendo il suo valore di aviatore e naturalmente le sue responsabilità come gerarca e poi dirigente Fascista fino alla prematura morte – così come la statura e il rilievo degli attori che alzano gli scudi. L’ANPI ha certo le proprie posizioni criticabilissime (io per esempio non ne faccio parte e non ho sempre condiviso le affermazioni dei suoi dirigenti) ma condivide i valori essenziali di tutti i democratici italiani, perché anche ora che i “partigiani veri” non ci sono quasi più come direbbe la Boschi, qualcuno la memoria di una guerra di liberazione la dovrà pur preservare!
Invece i toni sono quelli della curva nord. Sul sito del giornale, tra i tanti commenti scatenati dei fan di Italo Balbo troviamo i seguenti:
“ANPI. ?? A che serve?? A rammentare agli Italiani i milioni di morti provocati nel mondo dai regimi comunisti: Sopratutto a dare spazio e notorietà a gente che a settant'anni dalla fine della guerra non ha ancora trovato altra occasione per comparire in cronaca.!!”
“In generale i sinistri si ergono sempre a giudici ed ago della bilancia in tutto, in nome del loro progressismo e della difesa dei valori (loro); per non parlare della malcelata superiorità in ambito culturale. La loro tattica è sempre quella di denigrare ciò che non è allineato al "loro". Ma, della "volante rossa" e delle prodezze da loro eseguite anche contro italiani innocenti, ne vogliamo parlare? Oppure è solo meglio parlare dell' "altro". L'anpi ha la memoria corta ...”
“Questi non sono partigiani dell'Italia - Sono partigiani di un ideale straniero che non ci appartiene: Comunisti di Lenin-Stalin, l'altro che non ricordo, adesso. Comunque morti e sepolti in ogni parte del mondo, loro e la loro ideologia. Sarebbe ora di smetterla, anche quì da noi, o dobbiamo augurarci che si cambierà solo quando l'ultimo di Voi passerà a miglior vita”
“ITALO BALBO ERA "UN PATRIOTA E UN GRANDISSIMO ITALIANO E SENZA DUBBIO NON SONO CERTO VOLGARI COMUNSTI CHE SI POSSONO PERMETTERE DI GIUDICARE.LORO CHE HANNO DISTRUTTO TUTTO CHE QUELLO CHE HANNO TOCCATO. UCCISO MILIONI DI PERSONE IN NOME DI UNA IDEOLOGIA SENZA SENSO. MEGLIO CHE TACCIA L"ANPI E CHE ORBETELLO ONORI UN GRANDE ITALIANO COME ITALO BALBO.”
“A parte il fatto che su l'ANPI la storia completa non è ancora stata scritta tutta, la Storia quella con la S maiuscola, ha un posto ben preciso per Italo Balbo. Quindi è inutile cercare di ignorarla. E poi, cari signori dell'ANPI fatevi un bell'esame di coscienza sull'Itafrica di oggi....”
“Che strazio con 'sto ANPI..... Ma chi è? E quando si toglie di torno? La commemorazione dei defunti e' ogni anno fissata per il 2 novembre.”
“I "partigiani" chi??? I partigiani sono tutti morti e, in un paese normale, se fossero ancora in vita una grande maggioranza di essi dovrebbe essere nelle patrie galere, se non altro per tradimento e per collusione col nemico, vedi zio baffone.”
“L'anpi va chiusa e messa fuorilegge.”
“I componenti dell'Anpi sono da includere nelle liste dei terroristi e come tali, messi fuorilegge !”
Altri commenti dello stesso tenore si trovano su Facebook, anche sulle bacheche di alcuni personaggi con responsabilità pubbliche.
Ora, ribadisco, non è mia intenzione tornare sul punto e reagire alle provocazioni. Trovo invece necessaria una operazione, per così dire “a monte”. La provocazione alberga nell’estremismo e nel fanatismo, ma si riproduce con più vigore nell’ignoranza. Il grosso dei soggetti che si rendono autori di questi commenti, quasi tutti anonimi, sono tecnicamente ignoranti. Cioè non sanno niente dei personaggi e degli eventi sui quali pontificano. Starebbe alle persone più avvedute, agli addetti ai lavori, cercare di ricondurre il discorso sui binari del buon senso. Ma i media on line, in nome del trash, si guardano bene dal filtrare anche solo da un punto di vista della forma questo tsunami di sciocchezze. Qualcuno, anzi, sparge benzina sul fuoco. Il giornale Il Secolo d’Italia, che a dispetto della sua memoria missina dovrebbe essere oramai avvezzo al moderatismo, data la lunga esperienza governativa del suo Direttore e di molti collaboratori, offre l’aggraziato titolo: Anpi, M5S e Pd: la canea antifascista.
È sulla lotta all’ignoranza che dobbiamo concentrarci. Questo deve essere l'obiettivo bipartisan. Punto.
Ovviamente, aggiungo pacatamente che mi sento di suggerire al Sindaco di Orbetello di non inseguire le facili provocazioni e invece di mostrare la pasta antifascista di cui è fatto il centro-destra. Sarebbe una grande cosa per la nostra terra. Io non chiedo del resto una strada o una piazza. Chiedo solo al Sindaco di rivolgere tutti i giorni un pensiero di gratitudine alle tante figure liberali – per la Maremma voglio ricordare Tullio Mazzoncini – che hanno dato un contributo fondamentale alla lotta antifascista, e alla fondazione della democrazia repubblicana.